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Webserver su Raspberry Pi

[Icona della Guida] Come configurare un Raspberry Pi affinché possa essere utilizzato come server per ospitare un sito web domestico (versione PDF)

Webserver con Raspberry Pi: Introduzione

Introduzione

Dopo aver analizzato le ragioni per le quali si può avere necessità di creare un proprio server web casalingo, questa guida analizzerà dettagliatamente l'installazione e la configurazione del server su un Raspberry Pi. La guida suppone che si conosca già come funziona un sito internet (il webserver, PHP, ...) e che, magari, se ne abbia già uno personale; inoltre è richiesta una certa dimestichezza con la shell Linux, in quanto la guida si rivolge ad un pubblico che sa cos'è e come funziona Linux.

Perché creare un server casalingo?

Le ragioni che possono spingere alla creazione di un webserver casalingo sono molteplici. Evidentemente, tenere nella propria abitazione il proprio sito web, crea numerosi vantaggi: Ma ci sono altrettanti svantaggi: Se tuttavia si è davvero determinati a fronteggiare qualsiasi controversia, o non si ha la necessità di un sistema stabile al 100%, non resta che continuare a leggere.

Velocità della linea

Internet
Un problema che limita le capacità del server è indubbiamente la velocità con cui questo può comunicare verso l'esterno; sebbene le interfacce di rete Ethernet consentano lo scambio di dati da 10M/s a 100M/s, la normale linea telefonica, in grado di far fronte ad un massimo di 20M/s, è ulteriormente limitata da fattori quali la lunghezza dei cavi e il loro percorso, la distanza dalla centralina, e, non ultimo, l'avidità degli Internet Service Provider (ISP). Una comune ADSL Telecom 7Mega consente di inviare al massimo 40K/s; Fastweb su rame ha un'upload di 100K/s, mentre su fibra ottica fino a 10M/s. Per un piccolo sito/blog personale con poche immagini e senza molti contenuti multimediali, 100K/s sono sufficienti per servire quattro/cinque utenti contemporaneamente. Altro elemento da non trascurare è il tempo di ping, che deve essere il più basso possibile. Buoni valori si aggirano al di sotto di 100ms, anche se fino a 200ms è comunque trascurabile. Il tempo di ping varia in base al luogo dal quale viene effettuata la connessione al vostro server: più lontani ci si trova, più tempo è necessario per stabilire la connessione. Per stabilire il tempo di ping, si scelgono alcuni server di cui conosciamo la collocazione geografica e si pingano. Ovviamente bisogna scegliere dei server vicini ai luoghi dai quali immaginiamo di raggiungere più visite: sarebbe completamente inutile provare un server in Alaska se il nostro sito parla di abbigliamento estivo. Per avere un'idea generale del tempo che impiega un visitatore a stabilire una connessione col nostro server da una determinata località, si può usare questo strumento.

Perché utilizzare un Raspberry Pi?

Il nostro Raspberry Pi Il nostro Raspberry Pi modello B
La scelta della macchina che funga da server deve essere ben ponderata. Utilizzare un Raspberry Pi come server invece che un normale computer, ha innumerevoli vantaggi:

Scelta della distribuzione

Debian Debian Logo
L'universo Linux fornisce moltissime distribuzioni, diverse tra loro per filosofia e modalità di utilizzo. Tra tutte le distribuzioni, è indispensabile sceglierne una che abbia il supporto per l'architettura ARM (la nuova architettura dall'alto rapporto di velocità/consumo presente sui nuovi smartphone e sul Raspberry Pi). Tra quelle più gettonate, presenti sul sito uffuciale del Raspberry Pi, troviamo ArchlinuxARM e Debian Armel. Tra le due, Debian è sicuramente la più adatta ad ospitare un webserver, per via della sua stabilità. Pertanto, scarichiamo l'immagine di Debian Armel già pronta dal sito ufficiale del Raspberry Pi. Al momento in cui sto scrivendo, l'immagine più recente si trova a questo indirizzo.

Sitografia

Siti che sono stati utili:
Pagina scritta da Giovan BattistaGiovan Battista

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